LA STORIA DI ENRICO

Il morbo di Creutzfeld-Jacob comunemente detto “mucca pazza” ha fatto una nuova vittima; un uomo di 47 anni di Lonato Pozzolo.

Enrico Fucci è deceduto il 20 dicembre del 2013 all’ospedale di Busto Arsizio. La malattia si è manifestata con problemi ormai noti e caratteristici di questo tipo di patologia neurodegenerativa: stanchezza, problemi alla vista, difficoltà motorie.

A causa di questi sintomi Enrico è stato ricoverato il 12 ottobre all’ospedale di Busto Arsizio. In soli due mesi questa tremenda malattia ha stroncato la sua vita ancora giovane. Egli aveva solo 47 anni, ultimo di 9 figli tutti felicemente sposati con figli. I fratelli lo consideravano ancora il piccolo della famiglia.

Enrico era forte, nel pieno della sua vita, un grande lavoratore; dopo aver svolto il suo lavoro di camionista, spesso svolgeva il doppio lavoro come cameriere nei ristoranti nei fine settimana. Ad Enrico questo doppio lavoro non pesava per niente, in quanto con molti sacrifici aveva comprato una casa per vivere con la moglie Fabrizia e il figlio Stefano,  giovane matricola universitaria. A seguito di questo grave e improvviso lutto, causato da questa malattia poco conosciuta, alla famiglia è stata imposta l’esecuzione di un’autopsia post mortem presso l’ospedale Sacco di Milano al fine di ottenere una diagnosi definitiva.

La famiglia di Enrico, come tutte le altre famiglie colpite da questa terribile malattia, attende delle risposte e vuole sapere come sia potuto accadere tutto questo; soprattutto alla luce del fatto che è stato sempre detto che il problema “mucca pazza” era da considerarsi completamente risolto.

Poco dopo la morte di Enrico, la sorella Pina ha scoperto che era stato pubblicato un libro che raccontava la storia di un giovane uomo che aveva vissuto un’esperienza molto simile a quella di Enrico. Il libro era proprio “(Tutta la Verità) Nero su Bianco”, che racconta la storia di Gianluca, dal quale ha preso nome la nostra associazione. Il libro è stato scritto da Maria Luisa Ventriglia, madre di Gianluca e Presidente dell’associazione.

Dopo aver letto il libro, è nato in maniera spontanea un dialogo intenso tra Pina, la sorella di Enrico, e Maria Luisa Ventriglia. Un dialogo che siamo sicuri permetterà alla famiglia di Enrico di trovare sempre più di quelle risposte che fanno la differenza e che favoriscono l’emersione della verità.